Nuova Pavimentazione e Arredo Sacro Chiesa San Celso
Pozzuoli (NA), Campania, Italia
2021. Progetto di Restauro
Il progetto nasce dalla sintesi tra le esigenze della committenza, le volontà dell’architetto e le linee guida dei maggiori orientamenti del Restauro contemporaneo. Stando pertanto alla Carta Italiana del Restauro del 1972 , si è cercato di integrare le parti mancanti dell’opera, vale a dire la pavimentazione, parte dell’arredo sacro e il rivestimento dell’altare originale, per riproporre un intervento che sia distinguibile e rispettoso della materia conservatasi ma che, allo stesso tempo, esalti la monumentalità del sito. Fatto proprio il principio che si deduce dall’art.6 , l’assoluto divieto di imitazione della materia storica, per la nuova pavimentazione si è optato per una soluzione gettata in opera, per ottenere una superficie continua che accompagni il pellegrino e il visitatore all’interno della chiesa immergendolo così in un ambiente propizio alla preghiera e alla meditazione. La soluzione continua si distacca perimetralmente di 2 cm dalla muratura storica che si intende in tal modo preservare e valorizzare. Per quanto riguarda il progetto dell’arredo Sacro si è pensato al tema della leggerezza e della trasparenza perché non fossero ostacoli visivi al vecchio altare e alla struttura dell’abside, «tenendo a mente i principi a base dell’arte gotica: uso espressivo della struttura e ricerca della luce.





Casa del Dott. F.
Pozzuoli (NA), Campania, Italia
2020. Progetto di Ristrutturazione
Il sito di intervento e i forti vincoli impiantistici sono stati lo strumento di partenza e costante elemento di confronto durante le fasi progettuali. Lo sviluppo dell’idea viene costantemente rapportato delle esigenze del Dott. F. e la sua compagna, dedotte da attente analisi e confronti diretti con i proprietari. Si è giocato molto sul particolare, ottimizzando tutti gli spazi dell’appartamento, dandone così una fruibilità maggiore e uno stile raffinato.







Cantina
Monte Sant’Angelo (FG), Puglia, Italia
2019. Progetto di Tesi di Laurea.
Vincitore del Premio Pasquale De Meo de L’Accademia Dei Lincei di Roma.
Un progetto che nasce da uno studio approfondito morfologico del sito e che richiama i caratteri principali tipologici delle case a schiera, simbolo del locus amoeno pugliese. La cantina si articola in due edifici che si distribuiscono in parti eque il programma dividendolo in aree aperte al visitatore e aree di produzione, che dialogano tra loro con un linguaggio architettonico coerente.I volumi si rapportano alle mura storiche e tra di essi, nella densità del tessuto esistente, sono ritagliati nuovi spazi pubblici; ciascun edificio si fonda su di un basamento che ospita spazi semi-ipogei ispirati all’atmosfera delle architetture vernacolari.La copertura a falde, elemento distintivo dell’immagine di Monte Sant’Angelo, è ripresa con declinazioni differenti e la stereotomia della pietra, materiale della tradizione, è reinterpretata attraverso l’uso di un calcestruzzo pigmentato con inerti calcarei locali che rievoca il tema dello scavo nella città storica..







Masseria Madama Fileppa
Somma Vesuviana (NA), Campania, Italia
2017. Progetto di Laboratorio di Restauro.
Progetto di Restauro
Tema d’anno del laboratorio del Prof.ssa Arch. R. Picone, sito nelle campagne fertili del vesuviano, il restauro della masseria Madama Fileppa è un progetto che si raffronta con i temi del recupero delle superfici, del riuso e del consolidamento strutturale. L’idea nasce dalla volontà di recuperare un edificio di pregio storico (non vincolato) che versa in condizioni di degrado avanzato, continuandone la storia già pluri-centenaria. Il progetto di restauro prevede una prima fase di conoscenza dell’immobile, caratterizzato da una campagna di rilievo affiancato da ricerche archivistiche, un progetto di consolidamento delle murature (partendo dal rilievo del quadro fessurativo), il recupero delle superfici secondo i canoni della scuola napoletana e l’allineamento critico conservativo, per giungere al progetto di allestimento del museo eno – gastronomico del Vesuvio.





Campus – Bauhaus
Weimar, Turingia, Germania
2017. Progetto di Laboratorio di composizione.
Progetto di ampliamento polo universitario
Tema d’anno del laboratorio del Prof. Arch. F.Izzo, sito nella cittadina tedesca scelta da Goethe come sede stabile della maturità, l’ampliamento del Campus universitario del Bauhaus è un progetto che si raffronta con i temi del costruire nel costruito, della rigenerazione urbana e del dialogo che la nuova architettura instaura con la spazialità e la materialità della città stratificata. L’idea nasce dalla volontà di continuare il parco cittadino all’interno del campus attraverso un sistema di corti che gradualmente permette di passare dalla città ai laboratori universitari. Il programma di ampliamento prevedeva una serie di spazi di co-working e laboratori che facevano da cornice ad un nuovo spazio espositivo. Il gioco dei volumi che si dilatano e restringono permette di generare corti dalle proporzioni differenti che attraverso una successione di pieni e vuoti introduce allo spazio privato del campus.





