Orani, Sardegna (Italy)
L’idea nasce da un’attenta analisi del contesto: la natura che predomina in un territorio fortunatamente ancora poco popolato. La prima operazione è stata quella di individuare uno spazio idoneo a posizionare un piccolo agglomerato di “case” in un’area non alberata all’interno del perimetro. Questa operazione è resa possibile dalla creazione di un muro a secco. L’idea è quella di creare una comune dove siano salvaguardate l’individualità e la privacy dell’ospite, ma allo stesso tempo attraverso la cucina comune creare spazi di convivialità. Il concept che parte dalla trasformazione di uno Stazzu sardo, scomposto nelle sue parti e ricomposto secondo una matrice basata su una composizione di Nivola, che permette così di realizzare una struttura ricettiva non convenzionale attraverso una sorta di villaggio in miniatura, situato nel cuore del parco del museo. Strutture privilegiate per i turisti che desiderano visitare il Nuorese, ed eventualmente per gli artisti che hanno residenza nel Museo Nivola per allestire le proprie mostre. Per evitare un edificio imponente si è scelta una soluzione quasi assimilabile ad un albergo diffuso simulando un prolungamento del borgo di Orani in un punto ancora privo di edifici. Seguendo gli stessi criteri, queste piccole stanze sono costruite con materiali ecologici, struttura X-lam rivestita con finiture pastose che richiamano la calce bianca utilizzata in passato per meglio integrare le nuove strutture con il paesaggio circostante e con gli edifici preesistenti di il Museo.